SIM News: Come la Responsabilità Sociale d’Impresa sta trasformando il mondo del lavoro
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Sostenibilità e aziende: come cambia il mondo del lavoro?
La Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) non è più un semplice slogan, ma una realtà sempre più presente nel panorama aziendale europeo. Nell’ambito del progetto europeo SIM, Project School ha coordinato una ricerca approfondita sulle pratiche di CSR adottate dalle imprese in diversi paesi europei. Lo studio ha analizzato come le imprese in Italia, Grecia, Austria, Croazia e Francia stiano integrando la CSR nelle loro strategie e come ciò stia generando nuovi posti di lavoro e un impatto sociale positivo. Questa indagine rappresenta un’analisi concreta della situazione attuale delle imprese e delle comunità locali nei 5 paesi partner del progetto. Un’analisi ampia realizzata attraverso un vero e proprio processo partecipativo che ha coinvolto stakeholder, aziende, comunità ed enti locali, in grado di definire orizzontalmente requisiti, criticità e opportunità. Sono stati condotti 267 questionari alle aziende, 50 aziende coinvolte in interviste e focus group, 130 tra associazioni, NGO ed enti locali in workshop di co-progettazione territoriale ed interviste.
A livello europeo, la CSR è diventata una priorità per le istituzioni e le imprese. La Commissione Europea ha promosso numerose iniziative per incoraggiare le aziende ad adottare pratiche sostenibili e socialmente responsabili, come la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD). Il risultato è un panorama sempre più variegato di iniziative, che vanno dal sostegno alle comunità locali alla lotta ai cambiamenti climatici. Questo cambiamento sta portando a un vero e proprio rinnovamento del mondo del lavoro, generando nuove opportunità e creando posti di lavoro “verdi”.
SIM updates: alcuni dati
Per guidare le aziende verso una sostenibilità più profonda, è cruciale formare figure professionali in grado di promuovere una cultura aziendale sostenibile, ma spesso non sono ancora presenti. Un dato particolarmente interessante emerso dalla ricerca, mostra come molte aziende prevedono un’area dedicata alla CSR, ma il 10% dichiara che non esista una figura specifica di CSR Manager. Mentre il 61% dichiara che non esiste né una figura né un’area di CSR. L’assenza di un CSR manager porta le aziende a non avere una strategia CSR chiara e strategica per il futuro. Inoltre, il rapporto con la comunità locale diventa difficile e l’impatto sociale che l’impresa può generare resta basso e inefficace. Il 61% dei partecipanti, infatti, afferma di non condurre una valutazione dell’impatto delle proprie iniziative di CSR, generando un divario nella misurazione degli indicatori di sostenibilità.,Nel rapporto tra le aziende e le comunità locali emerge che il 38% degli intervistati ha identificato il miglioramento della reputazione aziendale come uno dei principali vantaggi potenziali di una collaborazione efficace con le comunità locali. Questo sottolinea la crescente importanza della gestione della reputazione nel panorama economico attuale, in cui investitori e consumatori esaminano sempre più attentamente l’impatto sociale e ambientale delle aziende. Le sfide da affrontare sono quindi innumerevoli e multilivello. A partire dalla mancanza di competenze specifiche dei manager europei. Per cogliere le opportunità offerte dalla CSR, è necessario infatti investire nella formazione e nella creazione di percorsi formativi dedicati volti a creare le figure professionali capaci di rispondere ai bisogni ambientali e sociali sempre più crescenti. Inoltre, la difficoltà nel misurare l’impatto sociale delle iniziative. È fondamentale sviluppare strumenti e indicatori che permettano di valutare in modo oggettivo i risultati ottenuti.
Social Impact Manager: il domani declinato al presente
Nonostante le sfide, le opportunità sono immense. La transizione verso un’economia più sostenibile rappresenta una delle più grandi sfide del nostro tempo, ma è anche una grande occasione per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita. All’interno del progetto, si propone quindi di introdurre in azienda un nuovo profilo del Social Impact Manager, descritto dalla maggioranza degli stakeholder come la figura professionale in grado di soddisfare i bisogni individuati. Il SIM è considerato una figura professionale ibrida capace di facilitare la comunicazione tra il mondo aziendale, quello non profit e la comunità locale di riferimento. Il ruolo di Social Impact Manager diventa fondamentale all’interno dell’azienda, richiedendo competenze manageriali, di business, organizzative e di gestione di team e processi complessi che si allineano alla visione aziendale. Questo professionista è in grado di interpretare le esigenze sociali e di attuare le azioni necessarie per avviare un processo di selezione, dialogo e collaborazione con enti della comunità locale (onlus e pubblica amministrazione). Una figura innovativa, trasversale e dinamica che risponde al mercato del lavoro in continua evoluzione e che apre scenari sui cosiddetti “green jobs“, tutte quelle professioni che affrontano le sfide della sostenibilità nel presente e nel futuro.
E’ possibile scaricare il report completo dei dati della ricerca, case study e buone pratiche a questo link: https://simproject.eu/engage/